Sì, sono “t…a” ma per fare sesso non ho scelto te

festa

Lei scrive: 

“Ciao, vi scrivo per raccontarvi un’esperienza che mi ha lasciato, davvero, dell’amaro in bocca. Faccio delle premesse, sono una ragazza che ha abitato per molti anni al nord, ora ne ho 20 e da circa tre faccio militanza con un collettivo autonomo (e già questa è fonte di discriminazioni vere proprie o prese per il culo ma a me poco importa, questa è l’unica mia ragion d’essere), sono stata educata da un padre molto, forse troppo compagno (ahahahah) e una madre che è estrema sostenitrice del “figlia mia non ti sposare mai, le gabbie non fanno per te” e in effetti i miei genitori non sono sposati, convivono da anni e hanno una relazione che si basa su simmetrie proprie, non la classica relazione all’Italiana per intenderci. Insomma, mi sono dilungata un po’ per far capire il genere di contesto da cui viene fuori il mio carattere e purtroppo su alcune cose anche la mia “ingenuità” dato che mai mi aspetterei alcuni comportamenti maschilisti in certi contesti e ogni volta che si manifestano cado dal pero, non essendoci abituata. Io ormai abito da quasi un anno da sola, in una città universitaria del sud dove ha sede anche il mio collettivo, ho sviluppato un atteggiamento un po’ “slut” come dice affettuosamente un mio amico che ha abitato qualche anno a Londra. Slut che sta per troietta, ma che per me intende rivendicazione del fatto che: “si, sono troia, antisessista e faccio il cazzo che mi pare”. Non ritengo che questo mio comportamento sia comunque giustificazione a quello che vi sto per narrare.

Sabato sera, con la mia solita compagnia decidiamo di andare a un Free Party, feste che frequentiamo spesso. Feste in cui la musica crea una dimensione collettiva e una voglia di stare insieme che non provo durante altri tipi di feste. (per chi non ne avesse mai frequentata una, insomma si tratta di feste Tekno che iniziano verso le 2 o 3 di notte e finiscono anche la sera del giorno dopo, si svolgono in mezzo la natura e in posti poco frequentati per non disturbare) Insomma, io da quando vado a questo genere di feste non ho mai avuto nessun problema, ci si conosce tutti, chi di vista e chi meno e nessuno pensa a dar fastidio o a provarci così pe’ scopa’, siamo tutti lì per la musica. In tale occasione io avevo fatto uso di MDMA, poco, davvero poco, non sono un’amante delle droghe, comunque chi di voi conosce gli effetti sa che questo stupefacente crea uno stato di “amore” verso gli altri, ti rende ancora più empatico ed estroverso. In ragione di questo, insomma ho parlato con un sacco di gente, come ad esempio un ragazzo alla sua prima festa, che era stato invitato lì da un nostro amico in comune.

Lui mi fa notare che io ho sempre avuto degli atteggiamenti poco simpatici nei suoi confronti, quindi tento di recuperare, non mi piace quando le persone di me pensino che sono una stro.nza senza motivo. Lui inizia a provarci in maniera molto insistente, solo perché gli stavo parlando molto, come se l’essere estroversa, magari anche femminista e sboccata, andare ad una festa e magari usare qualche droga ogni tanto implicasse il fatto che tu debba saltare per forza da una cappella all’altra. Insomma mentre io parlavo questo ragazzo pensava solo a “mettermelo” e lo rendeva palese con l’insistenza delle sue domande o dei suoi gesti.

Questa cosa mi ha mandato veramente in bestia, così gli ho spiegato chiaramente che anche se sono un po’ tro.ia, non mi andava di dargliela e che essendo tro.ia ho comunque diritto di scegliere, gli ho spiegato che questi suoi atteggiamenti fanno sentire le donne oggetti dato che io sono rimasta molto delusa dal fatto che le cose che stavo dicendo, anche piuttosto interessanti, non lo fossero quanto il mio “buco”, che il resto di me fosse solo un contorno, soprattutto il mio parlare logorroico era addirittura di fastidio dato che più volte mi ha detto “si, ma stai zitta mo’”. Gli ho spiegato anche perché questo genere di festa non è il posto adatto per comportarsi così. Nulla, ha continuato. Al punto che è dovuto intervenire un ragazzo molto più grande che passava di lì, notando la mia espressione di chiaro fastidio. Sono rimasta veramente delusa, mi sono sentita macchiata di sporco, lo sporco dello sguardo morboso di costui. Spero abbia capito e avuto occasione di riflettere su quanto pezzo di merda sia stato. Intanto io ne esco con 14 ore di festa alla faccia sua che invece poco dopo per la vergogna è andato via, e vaffanculo. Si, sono troia e non ho scelto te! E MENOMALE!”

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